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C’è chi ama viaggiare, spostarsi, esplorare il mondo in solitaria con un’insaziabile Wanderlust e uno zaino sempre pronto e in spalla. C’è anche chi, all’idea di partire all’avventura da solo, preferirebbe quella di non partire affatto. Da dove nasce la paura di viaggiare da soli? Come fare per superarla? Ne parliamo in questo articolo.
Come superare la paura di viaggiare da soli
Viaggiare per conto proprio è un’esperienza che tutti coloro i quali amano muoversi ed esplorare dovrebbero fare almeno una volta nella vita.
Mettersi in viaggio da soli consente di stringere amicizia molto più facilmente, scoprire usanze locali inconsuete, esaminare il proprio carattere testando lati diversi e inaspettati, rafforzare la consapevolezza e la stima si sé. Viaggiare da soli permette, inoltre, di andare a fondo nella ricerca del proprio posto nel mondo, ricaricando stimoli ed energie, sviluppando punti di vista nuovi.
Prima di partire in viaggio da soli è bene conoscere alcuni semplici accorgimenti che renderanno la tua vita più facile e trasformeranno il tuo percorso in un’avventura piacevole e organizzata. Ne elenchiamo di seguito alcuni:
1 – Scegli destinazioni sicure e informati sugli usi e costumi del luogo
Alcune usanze potrebbero apparire fuori luogo o essere addirittura vietate in alcuni Paesi; pertanto, per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli e rischiose, occorre informarsi e documentarsi in maniera molto scrupolosa e dettagliata su quali sono gli usi e costumi da rispettare, oltre che sulle zone meno sicure.
2 – Condividi il tuo itinerario con persone di fiducia
Informa familiari o amici sui tuoi spostamenti e sull’itinerario che intendi seguire, mantienili aggiornati circa eventuali cambiamenti di rotta e se lo desideri, munisciti di un sistema GPS che tenga traccia dei tuoi spostamenti in tempo reale. Evita di condividere a estranei informazioni sensibili su di te e i dettagli del tuo percorso.
3 – Stipula un’assicurazione di viaggio
Munisciti di un’assicurazione di viaggio comprensiva di assistenza in caso di urgenze mediche, furti e cancellazioni; porta sempre una copia del contratto stipulato con te in viaggio.
4 – Impara a memoria alcune frasi utili
Conoscere alcune frasi chiave nella lingua locale potrebbe tornare utile per chiedere indicazioni, supporto o informazioni. Fidati, infine, del tuo istinto per gestire eventuali situazioni inaspettate e prendere distanza da dubbie circostanze.
5 – Prenota in anticipo alloggi e strutture h24 in zone centrali
Scegli alloggi posizionati in zone centrali e facilmente accessibili. Preferisci, se possibile, hotel, B&B e ostelli con personale presente e reperibile anche di notte o in caso di emergenza.
Lo sapevi che se parti da solo in auto, moto o camper puoi prenotare in anticipo anche un parcheggio custodito? Si tratta di un particolare molto utile qualora decidessi di percorrere un lungo tragitto con più tappe, oppure in caso tu debba recarti in aeroporto, porto o stazione di notte. Potrai appoggiarti al personale del parcheggio che, su richiesta, sarà presente di persona accompagnandoti in navetta o con Car Valet direttamente al terminal.
Il parcheggio ideale per chi viaggia in solitaria
Ansia di viaggiare e paura di viaggiare in auto: come vincerla?
Oltre alle ansie che spesso e volentieri accompagnano chi si accinge a viaggiare in aereo (aerofobia), c’è una paura altrettanto comune a chi si muove: l’amaxofobia. La paura di guidare, che colpisce circa un terzo della popolazione, può essere caratterizzata dal timore di guidare in autostrada, guidare da soli o in compagnia.
Chi soffre di amaxofobia, spesso manifesta anche di altre forme d’ansia. Il timore più frequente è quello di trovarsi lontano dai luoghi percepiti come sicuri, oppure di poter essere un pericolo per sé stessi e per il prossimo. Un grande supporto nel superamento di questa fobia, oltre a un mirato approccio psicoterapeutico, potrebbe consistere nel fare pratica su strada attraverso un simulatore di guida, strumento sempre più utilizzato in scuole guida tecnologiche e all’avanguardia.
Wanderlust: la paura di chi vorrebbe una vita in viaggio
Lo sapevi che la parola Wanderlust non sempre ha un’accezione positiva? Ebbene sì, la smania di organizzare un viaggio dopo l’altro e di scoprire posti sempre nuovi può sfociare in una vera e propria sindrome, cosiddetta Sindrome del viaggiatore. Alla base, c’è l’irrefrenabile impulso a viaggiare; i sintomi possono comprendere: comportamenti ossessivi, isolamento, ansia e panico nel momento in cui si ritorna alla cosiddetta “vita normale”.
A tutto o quasi c’è un rimedio: assecondare la propria natura e passione senza eccedere oltre limiti che potrebbero danneggiare la propria salute è di certo una scelta saggia. Goditi i tuoi viaggi, assaporane ogni istante e una volta “a casa” progetta in maniera costruttiva la prossima esperienza; ciò che conta è non dimenticarsi mai di vivere nel presente.
Altre paure comuni a chi viaggia
Ci sono altre paure comuni a chi viaggia (o a chi vorrebbe evitare di farlo), come ad esempio l’odofobia, ovvero la paura vera e propria di viaggiare, e la notrifobia, o notriphfobia, che è la fobia di non avere nessun viaggio prenotato. La conoscevi? Te ne parliamo nel prossimo articolo.
Quali sono i segreti per combattere l’ansia prima di un viaggio?
Non esiste una ricetta valida per ognuno, in tutti i casi ti consigliamo di affidarti a un professionista che ti possa seguire e supportare nel liberarti dalle tue paure legate ai viaggi. Prenditi il tempo che ti serve, stabilisci una routine in linea con le tue esigenze e la tua persona, solidarizza con le tue paure: l’accettazione può aiutare a superarle.
Se non ti senti oppresso da nessuna delle fobie di cui sopra e la tua smania è solo quella di avere tutto sotto controllo prima di un viaggio abbiamo un consiglio che fa al caso tuo: scarica l’app di ParkingMyCar (per iOS o Android) e prenota il tuo parcheggio ovunque in un click. La modifica o cancellazione della prenotazione sono sempre gratuite fino a 24 ore prima dell’arrivo in struttura previsto e tu potrai viaggiare con zero stress e senza sorprese.