“E.T. Telefono Casa!”. Visto che non si esce vivi dagli anni ’90, ricordate lo spot INSIP con E.T. che faceva ritorno sulla Terra (correva l’anno 1993)? Era un mondo senza smartphone, senza social network e senza le infinite possibilità offerte oggi dall’intelligenza artificiale (IA).
In quello spot, E.T. usava un semplice telefono di casa (oggetto attualmente caduto nel dimenticatoio, quasi quanto le cabine telefoniche) per “telefonare casa”. Oggi, nel nostro mondo ultra-connesso, E.T. avrebbe probabilmente usato una delle tante forme di IA per trovare la strada di casa più veloce o per prenotare un viaggio interstellare. Questo esempio iconico (grazie Steven Spielberg per aver segnato in modo così indelebile il nostro immaginario!) dimostra quanto profondamente la tecnologia abbia trasformato le nostre vite in pochi decenni, incluso il mondo – apparentemente banale – della sosta e dei parcheggi.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel settore dei parcheggi sta trasformando radicalmente l’approccio alla gestione degli spazi urbani e al governo delle città. Le soluzioni AI-powered non solo semplificano la ricerca di parcheggio, riducendo il traffico e l’inquinamento, ma offrono anche servizi personalizzati che migliorano l’esperienza dell’utente. Per esempio, sistemi di parcheggio intelligenti possono suggerire agli utenti le aree di sosta con maggior probabilità di trovare posti liberi, basandosi su analisi predittive che tengono conto dell’ora del giorno, del giorno della settimana e persino delle condizioni meteorologiche, costruendo, così, delle tariffe flessibili, ormai tassello fondamentale per governare al meglio il traffico e la sosta cittadini.
Un altro aspetto nodale è il miglioramento della sicurezza e della sostenibilità del processo di sosta. Le telecamere AI integrano algoritmi di riconoscimento visivo per monitorare costantemente gli spazi di parcheggio, identificare e segnalare veicoli parcheggiati in modo non conforme o abusivo. Questo non solo aumenta la sicurezza nelle aree di sosta, ma aiuta anche i gestori a monitorare più efficacemente le violazioni. Inoltre, riducendo il tempo trascorso in cerca di parcheggio, si diminuiscono le emissioni di CO2, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità ambientale più di tanti proclami ideologici.
L’IA nel settore dei parcheggi, poi, si sta evolvendo verso una piena integrazione con altri servizi di mobilità urbana, in un’ottica finalmente integrata e multimodale quale paradigma irrinunciabile ed imprescindibile, da qui in avanti, per governare il processo di sosta. I sistemi di gestione dei parcheggi possono essere collegati ad app di infomobilità, prenotazione e pagamento, nonché a sistemi di TPL e piattaforme di micromobilità (car sharing e ride sharing). Questa interconnessione garantisce una gestione ottimale del traffico e una pianificazione urbana più coerente e funzionale, trasformando i parcheggi da semplici depositi di veicoli a moderni hub di mobilità integrata.
In conclusione, come Henry Kissinger, Eric Schmidt e Daniel Huttenlocher hanno sottolineato nel loro saggio “L’era dell’IA. La nostra umanità e il futuro del potere“, è fondamentale che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale sia accompagnata da una riflessione etica e da una governance a livello mondiale. La stessa necessità si applica al settore della sosta e dei parcheggi: mentre celebriamo i progressi tecnologici che migliorano l’efficienza e la sostenibilità, dobbiamo anche considerare le implicazioni più ampie dell’uso dell’IA, inclusi i rischi per la privacy e la sicurezza dei dati.
L’integrazione dell’IA nel mondo dei parcheggi non è solo una questione di tecnologia avanzata, ma anche di come questa tecnologia può essere governata per il bene comune. Nel mondo sempre più complesso e interconnesso di oggi, è essenziale che gli sviluppatori, le autorità pubbliche e gli utenti finali collaborino per garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo responsabile e equo, per creare città più vivibili per tutti.